Chi ha diritto di dirsi Cristiano?

Schermata 2015-07-22 a 10.37.30

Chi ha diritto di dirsi cristiano?

Arturo Paoli
EDB Editore – Euro 16,50

Il 13 luglio è morto nella sua Lucca, dov’era nato nel 1912, Arturo Paoli.
Una vita lunghissima, spesa al servizio della Chiesa e dei poveri che lui defi niva “i miei veri maestri”. Il volume che presentiamo raccoglie i suoi scritti giovanili, che vanno dall’ordinazione sacerdotale, nel 1940, alla sua dipartita da Lucca, gli anni di paura e dolore della seconda guerra mondiale e quelli di liberazione e speranza del dopoguerra. In questi scritti c’è già “in nuce” tutto l’Arturo Paoli futuro: l’ispirazione al messaggio di Cristo, l’obbedienza alla Chiesa, la distinzione fra assistenza e carità, la sete di giustizia, l’amicizia, l’aiuto agli oppressi, la contrarietà al materialismo di qualsiasi tipo, la coerenza tra fede e condotta, la polemica con i ‘cattolici borghesi’, la distinzione fra fede e politica, il pluralismo, l’attenzione alla formazione dei giovani, il misticismo. I testi come annota nella presentazione la curatrice Silvia Pettiti “si collocano fra quelli che Paoli ha defi nito ‘gli anni più belli e più duri della mia vita’, poiché ‘è una grazia cominciareil sacerdozio in tempo di guerra’ e i cosiddetti ‘giorni dell’onnipotenza’ che Arturo Paoli visse a Roma ai vertici della Gioventù di Azione Cattolica, quando la chiesa e il cattolicesimo in Italia celebravano il trionfo dei valori cristiani contro il comunismo”. Seguirà, nel 1954, la “rottura” con la gerarchia ecclesiastica, (ma conservando un rapporto di profonda amicizia con monsignor Montini, il futuro papa Paolo VI) e poi l’inizio del peregrinare nel mondo, la decisione di entrare nei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld e la scelta di vivere in mezzo ai poveri dell’America Latina. Un testo importante, per capire da dove nasce e come si alimenta una scelta di vita alla luce del Vangelo.