In questa pagina troverete i libri scritti da autori locali oppure storie che parlano del nostro territorio.
“Tutto è raccolto in un grande palcoscenico la vita. Palcoscenico nel quale ciascuno ha più vite nella stessa vita, dove i ruoli socialmente attribuiti sono i “copioni” sui quali costruire e costruirsi, progettare ed attendere; dove il tempo diviene una “miscela” fra quello di calendario, quello del ruolo e quello dell’immaginario… Abbi il coraggio di attraversare il tempo della poesia.”
Questo libro non è la storia di un prete forlivese e della sua parrocchia, ma il suo canto amorevole della Parola di Dio, che è anzitutto “giustizia e carità”. Un canto e una narrazione che vengono alimentati da una straordinaria umanità e da una rara preparazione culturale e teologica. Don Erio Castellucci ha il dono di saper commentare e proporre la Parola con la semplicità di chi la frequenta con molta familiarità e la vive nella ferialità di ogni giorno. Le oltre novanta omelie proposte in questo libro assieme a una decina di tracce di conferenze tenute nella sua parrocchia e in varie diocesi italiane sul Concilio Vaticano II permettono al lettore – anche non cattolico, non cristiano e non credente – di sostare in feconda meditazione lungo i sentieri della Parola e di trarne beneficio per il cuore e per la mente. La Chiesa alla quale don Erio aspira deve avere, come afferma papa Francesco, “il volto misericordioso del Padre”, che ci chiede una vera e coerente testimonianza di giustizia e di amore del prossimo. Per don Erio “il credente non tiene le mani in tasca, ma le tende verso le ferite di Cristo e degli altri”. € 12,00
Leggendo questo romanzo breve di storie di colline, libri e balli ho provato un tuffo al cuore. Per chi è nato durante la prima metà del secolo scorso è un ritrovarsi indietro nel tempo, in un altro mondo, ma un mondo realmente esistito, vissuto direttamente sulla propria pelle. È un po’ il sentire scorrere tutto il fiato di una civiltà che sembra arcaica, scomparsa da millenni, mentre invece tutto è successo appena ieri, circa settanta-ottant’anni fa. In qualche modo ci riporta alle storie di quei Paesi tuoi dell’esordio di un «neorealismo» di elevata “esigenza umana”, come scriveva Pietro Pancrazi a proposito di un Cesare Pavese alle sue prime prove, alla riscoperta del mondo contadino, o, meglio, alla sua devozione per quella civiltà da secoli maestra di vita e virtù. Ma nel caso di questo lavoro è, in qualche modo, anche il ritrovarsi in un viaggio in Italia, un viaggio forzato, come quello dell’errante ebreo poeta scrittore e pittore Carlo Levi di ritorno dal confino impostogli dal regime fascista, quando, attraversando in treno la Romagna, nel suo diario-romanzo scrive “…già il treno mi portava lontano, attraverso la campagna matematica di Romagna…” con quella colorata geometria di campi, filari, siepi, fossi e antiche case coloniche, piena di luce e di fatica, descrivendola con tutta la bellezza e la poesia dei suoi occhi di fine osservatore, non trascurando di ricordare i disagi e la miseria di quella gente da sempre umiliata e offesa dalla prepotenza dei padroni terrieri, ma che per secoli è stata anima e cultura del popolo, da generazione a generazione.
“Maison des Rêves” è il progetto per un fotolibro, una collezione di racconti fotografici che descrivono la poliedrica realtà sociale, religiosa, culturale del Benin.
Uno spaccato visivo che delinea la figura d’un paese povero ma al contempo ricchissimo, dove si intrecciano storie di sincretismo religioso, riti Voodoo e Cristiani, antiche prevaricazioni e nuove speranze, grandi difficoltà e luminose aspettative. € 10,00
Castelnuovo si trova sopra una collina (m. 274 s.l.m.), fra il fiume Bidente e il torrente Voltre. Nell’alto Medioevo ebbe importanza maggiore dei castelli limitrofi e della stessa Meldola. Storicamente, la memoria della località appare per la prima volta in un documento del 915 che tratta di due fondi posti “in territorio populiensi in Castronovo”, mentre il primo cenno storico della pieve appare in un documento del 943.
€ 15,00
I lettori di questo ricco volume vedono scorrere nelle sue pagine vari decenni di storia in cui si intrecciano nomi di grandi protagonisti ma anche di persone ‘normali’ , perché la storia scorre soprattutto nelle vene del popolo. A cominciare dall’ampio racconto di apertura così vivace e originale, in cui attraverso una rappresentazione corale viene ripercorsa la storia secolare del circolo “Edmondo De Amicis” (noto come il Camerone), fondato dai socialisti verso la fine della prima decade del Novecento. Era un tempo di grandi speranze, poi distrutte dalla prima guerra mondiale e dall’avvento del fascismo …” (Dalla Prefazione al libro di don Erio Castellucci)