Non Odierò

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Izzeldin Abuelaish Piemme Editore – Euro 16,00

L’8 dicembre il Papa ha dato inizio al Giubileo della Misericordia, il 27 gennaio è stato celebrato il Giorno della Memoria per ricordare la tragedia della Shoah. I due eventi ricordano come il mondo sia sempre sospeso tra guerra e pace, violenza e bisogno di perdono. In questa “terza guerra mondiale a pezzi”, come l’ha definita papa Francesco, c’è qualcuno che malgrado tutto crede ancora nella pace e nella possibilità di riconciliazione fra i popoli. “Questa – dice il Premio Nobel per la pace Elie Wiesel riferendosi al libro ‘Non odierò’ – è una storia indispensabile per contrastare l’odio e la vendetta”.
Il libro è la storia di Izzeldin Abuelaish, palestinese, nato a Jaabalia, il più grande campo profughi della striscia di Gaza; esercita la professione di medico sui due versanti della frontiera, in Palestina e in Israele.
La moglie Nadia, le figlie Bessan, Mayar, Aya e la nipote Noor, sono state uccise dall’aviazione israeliana in uno dei bombardamenti su Gaza che hanno colpito civili inermi.
La reazione di Izzeldin al massacro ha dell’incredibile: “Ho perso le mie figlie – scrive questo uomo mite e buono – e nonostante la rabbia e lo sconcerto, so che non odierò”. E aggiunge: “Mi piacerebbe molto che i miei genitori, mia moglie e le tre figlie che ho perduto potessero uscire dalle proprie tombe e constatare che il sangue non è stato versato invano”.
Nel 2009 ha ricevuto il Common Ground Award per il suo contributo in favore della riconciliazione fra palestinesi e israeliani.